Da molto tempo non riesco a pubblicare un nuovo post su questo blog, e me ne dispiace. Ho certamente bisogno di tempo, ma forse ho bisogno di nuove idee, o di convincere voi che leggete a suggerirmene qualcuna.
A dir la verità, negli ultimi tempi uno spunto comune avrei potuto trovarlo: le "tesine" per l'Esame di Stato. Alcuni di voi mi hanno scritto per chiedermi un consiglio sugli argomenti più diversi, altri lo hanno fatto personalmente, rivolgendosi a me nel mio ruolo di insegnante e non in quello di "esperto", come suona l'altra rubrica che curo per questo sito. Non mi è stato possibile dare una risposta a tutti. Perciò oggi vorrei provare, anche se fuori tempo massimo, a dire qualcosa su questo argomento. E, allo stesso tempo, augurare in bocca al lupo a tutti i maturandi, che studino fisica o meno.
I casi più difficili
Ogni insegnante alle prese con i dubbi dei suoi studenti in vista dell'Esame di Stato ha imparato a temere un nemico particolarmente insidioso: le "tesine originali". Esse nascono da un bisogno assolutamente rispettabile, quello di evitare le banalità e i richiami troppo ovvi al programma svolto nelle varie materie. Ma, un conto è avere una buona idea, magari un bel titolo ad effetto; tutt'altro è trovare qualcosa di interessante da dire.
Per fare un esempio: a me piace l'idea che mi ha sottoposto Caterina:
Ho scelto come argomento per la mia tesina "L'ineffabile", riguardando la poetica di Dante nel Paradiso e la fisica quantistica. Mi potrebbe suggerire a quali argomenti della fisica quantistica dare maggiore rilievo e come rendere più opportuno il collegamento tra Dante e la fisica?
Ecco davvero un'idea originale. Forse anche troppo. Che cosa aveva davvero in mente Caterina? È vero che John Bell ha scritto un libro importante intitolato Dicibile e indicibile in meccanica quantistica, ma siamo sicuri che l'aggettivo "ineffabile/indicibile" sia usato da Bell e da Dante nello stesso senso? Il consiglio migliore che potrei dare a Caterina è di non pretendere di presentare un collegamento fra Dante e la meccanica quantistica. Meglio sottolineare una contrapposizione: per Dante l'indicibile è ciò che Dio comprende ma non possiamo comprendere; per Bell, è ciò che possiamo esprimere nel linguaggio matematico ma non nel linguaggio naturale, con parole dal significato vago. Il trucco degli scollegamenti è poco usato nelle cosiddette tesine, ed è un peccato.
Un altro caso difficile è quello di Stella:
La mia tesina è: Il viaggio come metafora della vita. Che posso portare di fisica?
Già, Stella, che puoi portare? Il problema qui è che forse a me può venire in mente un legame un po' audace che io potrei avere la faccia tosta di presentare all'esame. Ma io non sono Stella. La regola numero zero delle tesine è: Siate padroni dell'argomento e degli argomenti che volete discutere. Non basta un buon suggerimento, se da parte vostra non c'è il pieno convincimento. Se a voi non viene una buona idea, meglio lasciar stare quella certa materia, e limitarsi alle altre.
I casi sconcertanti
Ecco il messaggio di Giuseppe:
Le scrivo in cerca di qualche consiglio per una tesina riguardante la Costante Cosmologica L'idea sarebbe spiegare perchè Einstein inserì questa costante nelle sue equazioni, perchè la considerò poi un errore madornale e perchè al giorno d'oggi sembra venir "rivalutata".
[...] questo argomento mi sembra facilmente collegabile alle varie concezioni cosmologiche affrontate in filosofia (universo statico o meno, e volendo il big bang confrontato con il tempo di nietzsche o bergson) e anche al movimento futurista (in quanto a dinamismo).
Non trovo invece un possibile aggancio al programma di Fisica...
In effetti, non dovrebbe esserci bisogno di cercare degli agganci con il programma di Fisica: la costante cosmologica è un argomento di Fisica se mai ce n'è stato uno. Einstein avrebbe trovato divertente, e forse anche un po' irritante, che il suo lavoro venisse collegato piuttosto alla filosofia e alla storia dell'arte, invece che alla fisica.
Dov'è il problema, qui? Che noi insegnanti di fisica troppo spesso "non troviamo il tempo" di affrontare gli argomenti più recenti, come la relatività o la cosmologia, che pure sono i capitoli più interessanti (ma anche i più difficili) della nostra disciplina. Così capita che ne parli l'insegnante di Filosofia, e alla fine lo studente si convince che di filosofia si tratti. Difficile dargli torto, anche se il risultato è decisamente paradossale.
Un caso analogo è quello di Alessia:
Sto preparando la tesina per l'esame di maturità, l'argomento è: Le stelle. Vorrei chiederle, cosa posso collegare con fisica?
La risposta naturale sarebbe: le stelle! Lo studio delle stelle, delle proprietà e della loro evoluzione, è uno dei capitoli più interessanti della fisica moderna. Ma, di nuovo, la colpa non è di Alessia. La scuola lavora per compartimenti stagni, e se le stelle sono "appaltate" all'insegnante di Scienze, allora la fisica evidentemente non c'entra...
Un rimpianto
Insomma, sarebbe stato bello dedicare qualche ora alla discussione dei vostri progetti di tesine, invece di sprofondare nella compilazione di verbali e certificazioni. Cose necessarie, certo. Ma che non dovrebbero monopolizzare il tempo e le energie delle persone che lavorano nella scuola, a svantaggio delle idee e del dialogo su di esse.
È andata così. Magari la prossima volta va meglio. Per adesso, un grosso e sincero Buon lavoro! a tutti voi.