La fisica «utile»
«La fisica di cui parleremo», scrive Ugo Amaldi all’inizio del libro, «nasce la sera di venerdì 9 novembre 1895 […]. Quel giorno Wilhelm Roentgen aveva infatti osservato un fenomeno che era sfuggito a molti suoi colleghi che utilizzavano da anni gli stessi strumenti: gli elettroni, accelerati da una tensione di una decina di migliaia di volt, producono una nuova radiazione molto penetrante quando colpiscono il fondo di un tubo di vetro. […] La signora Roentgen poté constatarlo quando vide le ossa della propria mano sinistra, con l’anello che portava al dito, su una lastra fotografica appena sviluppata dal marito». Che la storia degli acceleratori abbia inizio con quelli che Roentgen chiamerà raggi X e la prima applicazione tangibile di una radiazione sia una radiografia potrebbe essere un caso, ma in un certo senso rappresenta un segno del destino. Leggendo Sempre più veloci infatti si scopre non solo che i primi «acceleratoristi» della storia sono stati dei medici, ma anche che l’impiego degli acceleratori di particelle nella diagnostica e nella terapia medica, oggi, è diventato imprescindibile.
Adroni contro i tumori
Quando la nostra chiacchierata col professor Amaldi sta per concludersi, fuori ha smesso di nevicare. Sfogliando nuovamente Sempre più veloci ci viene in mente che il viaggio nel mondo degli acceleratori ha mostrato prospettive inaspettate, che travalicano il campo della fisica per sfociare in quello della medicina e della biologia. In poco più di mezz’ora, guidati dalle pagine del libro, che presto verrà tradotto in inglese e spagnolo, siamo passati infatti dallo studio dell’origine dell’universo all’impiego degli acceleratori nella lotta contro i tumori. L’ultima frontiera di quella «fisica utile» alla quale Ugo Amaldi ha dedicato gli ultimi vent’anni di ricerca.
Domande di comprensione
1. Perché i fisici continuano ad accelerare le particelle facendo in modo che si urtino a energie sempre più elevate?2. Che cosa si intende col termine «acceleratoristi»?
3. Che cosa succede alle particelle durante l'interazione col campo di Higgs?
4. Che cosa intende, il professor Ugo Amaldi, per «fisica utile»?
5. Che cos'è l'adroterapia?
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Alla scoperta del bosone di Higgs
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