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Le pulsioni

Le pulsioni

di Paolo Cavallo, 18 Giugno 2011

La domanda

Per il mio percorso ho scelto di parlare del rapporto tra le pulsioni contrastanti sia a livello individuale che sociale. Prendendo spunto da Freud e la lotta tra Eros e Thanatos ho cercato collegamenti anche con le altre materie, per quanto riguarda la biologia cerco qualcosa sulle origini biologiche dell'aggressività… Ma avrei bisogno di qualche dritta che mi permettesse di fare un discorso originale e attuale soprattutto senza però andare fuori tema. Grazie!

Margherita, Liceo Scientifico

La mia risposta

Naturalmente, un percorso sulle pulsioni è centrato sull'uomo e in particolare sulla sua dimensione relazionale e sociale. Di conseguenza è molto facile trovare spunti rilevanti nelle discipline letterarie e in generale umanistiche, mentre è molto più difficile trovare collegamenti significativi con le materie scientifiche. Questo è perfettamente normale e non costituisce pregiudizio nella valutazione del percorso stesso.

In questo caso particolare, la Biologia risulta certamente vicina al tema trattato, anche se non vedo perché concentrarsi sull'aggressività. Mi sembra che questa scelta possa riflettere inconsapevolmente una visione forse un po' datata, che contrappone le pulsioni «cattive» alla ragione «buona», e che attribuisce tutti i comportamenti socialmente desiderabili alla sola ragione cosciente – comunque la si voglia definire in questo contesto. Presso molti autori emerge invece la convinzione che il cosiddetto comportamento razionale dell'uomo, capace di rispettare valori morali, di agire altruisticamente, di rimandare un piccolo vantaggio presente in vista di un vantaggio maggiore nel futuro, sia legato tanto al ragionamento consapevole quanto alle emozioni e perfino al corredo genetico.
Due temi che potrebbero essere esplorati in questo senso sono: l'evoluzione del comportamento altruistico negli animali, ad esempio in quegli animali che sacrificano parte del proprio potenziale di sopravvivenza o di riproduzione per dedicare cure alla prole di altri animali della stessa specie; e la scoperta dei neuroni specchio, considerati come la base anatomica tanto di un'emozione morale come l'empatia quanto della possibilità di comprendere razionalmente il comportamento altrui.

Discutendo questi esempi, mi viene in mente che forse non sarebbe fuori posto una breve menzione delle tecniche di indagine, messe a punto dalla fisica, che hanno permesso di esplorare a una profondità mai raggiunta prima la relazione fra emozioni e cervello. La più importante fra queste tecniche è probabilmente la risonanza magnetica nucleare funzionale (fMR), uno strumento di grande eleganza e potenza, che ha permesso di studiare in tempo reale il funzionamento del cervello.

Dopo avere dato queste indicazioni, devo perdere ancora un minuto a sottolineare un aspetto importante. Nessuna «dritta» può mettervi di per sé in condizioni di fare un discorso originale e attuale. Tanto ora, alle soglie dell'Esame di Stato, quanto in futuro all'Università o nella vita professionale, non troverete una ricetta per l'originalità. Si è originali quando ci si è dati il tempo di approfondire seriamente un problema, di leggere un libro in più, di discuterlo con un amico o con insegnante. Soltanto quando la nostra conoscenza di un particolare argomento è diventata parte della nostra vita, e non è confinata alla sfera isolata dello studio scolastico, soltanto allora si è capaci di essere originali. E questo sforzo nessuno può farlo al posto nostro.

Tag: cervello, emozioni, esame, maturita, pulsioni, tesina


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