La domanda
Salve, vorrei avere qualche suggerimento per la tesina sull'etica. Mi allettava l'idea di non realizzare una "composizione" di argomenti legati attorno ad una tema centrale, ma di esporre una vera e propria tesi, da discutere ed argomentare; solo in questo modo il colloquio potrebbe diventare davvero interessante. […] I miei professori hanno suggerito di partire dalle materie scientifiche […], ma già la partenza mi sembra difficoltosa: riguardo alle scienze, in programma per le quinte della nostra scuola c'è geografia astronomica e non biologia[…]; in matematica è impossibile trovare dei collegamenti; in fisica potrei parlare degli effetti del nucleare, ma si tratterebbe di fare degli approfondimenti, dato che non è nel programma. Senz'altro spaziare in argomenti non studiati nell'ambito scolastico è quasi "obbligatorio" avendo scelto un tema del genere, ma vorrei attenermi quanto più al programma. […]
Quanto alle materie letterarie, avevo pensato a questi argomenti:
- italiano: Montale, che delinea una vera e propria etica dell'intellettuale, poiché esalta lo stoicismo etico di chi compie in qualsiasi situazione storica e politica il proprio dovere;
- latino: Seneca, favorevole al suicidio perche visto come una liberazione dal dolore; Tacito, in merito a quanto ci narra riguardo alla morte di Petronio;
- filosofia: l'etica in Kant e in Hegel;
- storia: eugenetica e sperimentazioni dei nazisti nei campi di sterminio;
- inglese: la decadenza dei valori etici a seguito delle terrebili atrocità e dell'olocausto della seconda mondiale in "Lord of the Flies" di Goldin (purtroppo Orwell non è in programma);
- arte: Munch, poichè morte e malattia sono temi presenti nelle sue opere.
Debora, Liceo Scientifico
La mia risposta
A me gli spunti a cui a pensato Debora sembrano accettabili, a parte Munch che mi sembra un po' fuori posto. Capisco la difficoltà in cui si trova rispetto alle materie scientifiche. Si potrebbe pensare di rovesciare la difficoltà in opportunità. Mi viene in mente il piccolo libro di G. H. Hardy, Apologia di un matematico. L'idea è che l'utilità delle applicazioni possa costituire l'aspetto etico delle scienze; idea che si potrebbe criticare sostenendo il valore spirituale (e dunque anche formativo ed etico) della ricerca pura per amore del sapere e della bellezza. La capacità di amare la conoscenza al di là della sua utilità per noi è senz'altro un aspetto etico. In fondo è proprio Kant che istituisce il parallelo fra "il cielo stellato sopra di me" e "la legge morale dentro di me" nella conclusione della Critica della ragion pratica. A Debora piacerebbe sviluppare una discussione, piuttosto che presentare argomenti slegati. Allora, perché non citare tre idee scientifiche lontanissime dalle applicazioni – in matematica, in astronomia e in fisica – e argomentare che il loro valore etico sta appunto nella loro gratuità e nel loro amore per la bellezza?