La domanda
Pensavo di portare come argomento di tesina l'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters. Per quanto riguarda Letteratura latina e greca, avevo intenzione di fare un confronto con l'Antologia Palatina, dato che dalla passione dell'autore per questa nasce l'intera opera (Lee Masters affermava di sé: «I am an Ellenist»). Per tutte le altre materie, invece, pensavo di concentrarmi su uno dei temi fondamentali dell'opera che è quello di dare eternità ai defunti, e questo avviene grazie all'arte: il poeta cristallizza le loro vite in una poesia, ma, nella sua opera non si ha possibilità di riscatto, anzi, anche coloro che nella vita terrena sembravano essere vincitori si ritrovano ad essere vittime. Per Letteratura Italiana pensavo di portare Foscolo e I Sepolcri (in antitesi) e la concezione della storia e il rapporto tra vinti, vincitori e provvidenza in Manzoni. Per letteratura inglese, oltre allo stesso Masters e (forse) un confronto con Elegy written in a Country Churchyard di Gray, pensavo di parlare del sonetto XVIII di Shakespeare. Per Storia e Filosofia pensavo di partire dal problema dell'accettazione della Shoah negli anni del dopoguerra, sfruttando il fatto che le coscienze cominciano ad essere smosse solo a partire dal 1978 con l'uscita della miniserie Holocaust e poi parlare del processo dell'elaborazione del lutto, e, dato che questo è un processo che avviene inconsciamente ricollegarmi a Freud. Cosa ne pensa? Ha qualche suggerimento per collegare Matematica, Fisica, o Geografia Astronomica? (Per quanto riguarda Matematica avevo trovato un collegamento con alcuni epigrammi dell'Antologia Palatina che presentano indovinelli da risolvere tramite equazioni, ma mi sembra si discosti un po' troppo dal tema principale.)
Livia, Liceo Classico
La mia risposta
L'idea di Livia è sicuramente densa e articolata. Forse le consiglierei di non esagerare con il materiale. Per Italiano il parallelo con Foscolo può essere sufficiente, mi sembra inopportuno aggiungere ad esso una trattazione relativa a Manzoni. Anche per Inglese mi sembra che Masters e Gray siano più che sufficienti, senza inserire ancora Shakespeare.
Per Storia e Filosofia non sono molto convinto. Intanto non so dove Livia ricavi l'impressione che il tema della Shoah abbia iniziato a smuovere le coscienze occidentali soltanto dal 1978 e a partire da una miniserie. Il successo di Se questo è un uomo è del 1956. L'opera di Celan e il Nobel di Nelly Sachs precedono gli anni '70 del XX secolo. Rispetto a questi e a molti altri contributi di altissimo livello, la miniserie di cui parla Livia non è così importante.
In secondo luogo non mi sembra che il legame fra i temi di Masters, l'elaborazione del lutto e la riflessione sulla Shoah sia solido. Mi sembra più interessante toccare la storia della pubblicazione della traduzione in Italia, durante il fascismo, ad opera della scrittrice Fernanda Pivano, che fu perfino incarcerata per avere aggirato la censura. L'opera viola i canoni della letteratura perbenista e apologetica. Questa vicenda potrebbe darti lo spunto per un collegamento alla storia, anche alla luce del ruolo di contestazione della morale borghese che l'opera gioca nella riscrittura realizzata da Fabrizio De André. In altri termini, l'Antologia ha nella cultura italiana una presenza significativa, legata alla contestazione della società dominante. Questo potrebbe essere un possibile aggancio.
La scienza non ha una presenza positiva nell'Antologia e forse non è una buona idea cercare di stabilire dei collegamenti forzati, come quelli di cui anche Livia dubita.